martedì 14 agosto 2012

Crema di Biancomangiare



Ciao a tutti :) Pubblico la ricetta per una preparazione molto semplice e veloce, che qui in Sicilia si usa come dessert ma anche come merenda fresca. Per i bambini è perfetta ed è un'ottima alternativa al gelato o a merende più sostanziose, specie quando fa caldo e la voglia di mangiare è poca anche per loro. Una crema dolce simile, ma meno leggera è il corrispondente "Blanc manger" che si prepara in Val d'Aosta.
Quella che vado a descrivere è la ricetta tradizionale della zona di Palermo, che preparava mia nonna.

Ingredienti:

1 litro di latte
100 grammi di amido per dolci
100 grammi di zucchero
1 limone non trattato

Preparazione:

In un tegame mettete lo zucchero, l'amido e grattugiateci sopra la scorza del limone in modo che profumi la crema. Versate poi il latte freddo, mescolando lentamente con la paletta o con una frusta in modo che non si formino grumi. Dopodiché mettete tutto sul fuoco a fiamma bassa e mescolate senza fermarvi: dopo pochi minuti il composto da liquido passerà al cremoso-vellutato. Appena sarà abbastanza denso da staccarsi un po' dal tegamino togliete dal fuoco e versate nelle coppette o nei bicchieri che avrete preparato prima (con queste dosi vengono circa 6 porzioni). Lasciate raffreddare, coprite la parte superiore con la pellicola da cucina e mettete in frigo (o consumate subito, anche tiepida è buonissima!).

Variazioni sul tema:

Invece della scorza di limone potete aggiungere tre-quattro cucchiaini di cacao amaro, oppure della vaniglia e poi aggiungere sopra della granella di pistacchio, di nocciola, o della frutta fresca. Potete anche mettere dei biscotti sul fondo delle coppette o fare degli strati di biscotti sbriciolati o frutta alternandoli alla crema.

mercoledì 20 luglio 2011

Taboulè (o almeno, la mia versione)



Ma sì, rieccomi qui dopo un'infinità di tempo. Grazie ad Elisa di Cucina Spensierata http://cucinaspensierata.blogspot.com/ per avermi inconsapevolmente fatto tornare la voglia di postare nuove ricette :) Eccone una perfetta per affrontare il caldo di questa stagione: è fresca, facile e vegetariana.


Ingredienti:
250 grammi di couscous precotto
2 o 3 grossi pomodori da insalata poco maturi
1 cetriolo di buone dimensioni
1 peperone giallo piccolo o mezzo grande
1 cipolla rossa piccola
1 mazzetto di menta fresca
2 vasetti di yogurt bianco magro
olio d'oliva
sale
due o tre noci di burro

Preparazione:
Iniziate dal couscous. In una pentola larga e bassa mettete a bollire 250 ml d'acqua (ricordatevi di mantenere sempre la stessa proporzione fra acqua e couscous se volete cambiare le dosi) e un cucchiaino raso di sale. Appena l'acqua bolle, spegnete il fuoco e versate nella pentola il couscous, mescolando per farlo bagnare tutto. Lasciate riposare per 5 minuti, in modo che assorba tutta l'acqua. Nel frattempo lavate le verdure, e privatele tutte dei torsoli e dei semi, sbucciate il cetriolo e la cipolla. E' importante usare solo la polpa delle verdure, perché i semi (soprattutto quelli dei pomodori) inumidirebbero troppo il taboulè, che invece deve rimanere ben sgranato. Tornate al couscous, che avrà assorbito tutta l'acqua; aggiungetevi le noci di burro e riponete sul fuoco a fiamma bassa, in modo che si sciolga il burro (sul fondo) e non attacchi il couscous; con una forchetta sgranate bene il couscous, in modo che non ci siano più blocchi o grumi, stando sempre attenti a non bruciare quello che è sul fondo. Finito di sgranare, togliete dal fuoco e lasciate raffreddare mescolandolo di tanto in tanto.
Riducete tutte le verdure in pezzettini piccoli, lavate e tritate le foglie di menta, e mescolate tutto in una grande ciotola o insalatiera: quando il couscous si sarà raffreddato unitelo alle verdure ed amalgamate bene, in modo che i sapori si uniscano. Mettete poi a riposare in frigo. Per preparare la salsa da affiancare poi al taboulè, versate lo yogurt in una ciotola, ed unitevi un cucchiaio d'olio e poco sale, per poi mescolarli.

Variazioni sul tema:
A piacere potete anche aggiungere qualche aroma allo yogurt, tipo del pepe o qualche goccia di limone, così come potete anche aggiungere altre erbe aromatiche al taboulè, tipo basilico o prezzemolo.

sabato 9 gennaio 2010

Cassata siciliana



Eccomi con la regina delle torte siciliane :) E' un dolce di origini antichissime: viene menzionata in un testo per la prima volta nel XIV secolo. La faccio sì e no una volta l'anno, e stavolta l'ho preparata in occasione della vigilia di Natale. La preparazione di questa ricetta non è difficile, ma è piuttosto complicato reperire tutti gli elementi per la decorazione.
Do per scontato che sappiate fare una torta di pan di Spagna semplice, per cui non inserirò una ricetta dentro l'altra. Se invece non dovesse riuscirvi, o avete poco tempo, potete sempre procurarvene una già pronta in un panificio, oppure una di quelle già pronte e tagliate in tre dischi al supermercato. Quanto alla lamentela "la cassata è troppo dolce", posso dire che la mia non risulta così, perché metto poco zucchero nella ricotta e non faccio le decorazioni con troppa frutta candita e quintali di glassa :) D'altronde questo dovrebbe essere evidente dalla foto!

Ingredienti:
1 torta pan di Spagna
1 kg di ricotta fresca di pecora (se non la trovate, prendetela di mucca o di capra: il risultato però sarà un po' diverso)
100 grammi di zucchero
150 grammi di pasta di mandorla in panetto
50 grammi di gocce di cioccolato
1 confezione di colorante alimentare verde (liquido o in polvere)
400 grammi di zucchero a velo
1 pezzo rettangolare di zuccata (zucca candita), circa 200 grammi
frutta candita intera mista: arance, pere, ciliegie, fichi, prendetene diversi pezzi in modo da variare il più possibile coi colori

Preparazione:
Una volta preparata la torta di pan di Spagna, lasciatela raffreddare. Io uso la stessa teglia sia per preparare il pan di Spagna che poi comporre la cassata: l'ideale è una teglia rotonda di medie dimensioni, che abbia i bordi a svasare e non dritti come nelle teglie più comuni. Una volta pulita e pronta per la cassata, foderatene l'interno con della pellicola trasparente.
Tagliate il pan di Spagna in tre dischi di uguale spessore; mettete il primo, di diametro più piccolo, sul fondo della teglia; tenete invece il più grande da parte. Tagliate quindi il disco intermedio dando ai pezzi una forma a trapezio, che abbiano l'altezza del bordo della teglia e una larghezza di 4 centimetri circa.
Impastate la pasta di mandorla con il colorante verde: se è in polvere dovete aggiungere pochissime gocce d'acqua e si scioglierà subito. Ricordate sempre di indossare dei guanti monouso! Una volta uniformato il colore, stendete la pasta con un mattarello (proteggete sempre tutto dal colorante, magari con della carta forno) e tagliatela in trapezi uguali a quelli fatti con il pan di Spagna. Metteteli, alternandoli ai precedenti, sul bordo all'interno della teglia.
Preparate la ricotta (che avrete lasciato sgocciolare per un paio d'ore) in una ciotola capiente, versandovi sopra lo zucchero e le gocce di cioccolato. Con una forchetta schiacciate bene la ricotta, e poi mescolatela a lungo per renderla fine e per fare incorporare e sciogliere lo zucchero. Una volta pronta, versatela all'interno della teglia foderata di pan di Spagna e pasta di mandorla, facendo attenzione che raggiunga ogni punto uniformemente. Spianatela, e lasciate sopra lo spazio per l'ultimo disco di pan di Spagna, che dovrà chiudere il fondo della perfettamente la cassata incastrandosi con i trapezi alternati tutt'intorno. Una volta finita questa procedura, mettete la cassata in frigo a rassodare, in modo che qualche ora dopo sia compatta e pronta per essere sformata sul piatto da portata.
Una volta rigirata e sformata, togliete la pellicola. Preparate (consiglio sempre i guanti monouso) la frutta candita tagliandola a spicchi, e tagliate la zuccata in strisce di pochi millimetri di larghezza, un centimetro circa di altezza, e per tutta la lunghezza che vi consente il pezzo. Preparate poi la glassa con lo zucchero a velo e pochi cucchiai d'acqua: deve essere densa e filante, ma non deve mai gocciolare quando sollevate il cucchiaio. Stendetela quindi su tutta la cassata, cominciando dalla parte superiore, aiutandovi con una spatola bagnata o un coltello. Subito dopo decorate la torta con la zuccata, che potrete arrotolare o piegare senza che si spezzi troppo facilmente, e con la frutta candita. Le pasticcerie fanno anche dei disegni e rifiniture usando della glassa più densa e bianca, ottenuta aggiungendo del bianco d'uovo allo zucchero, ed a volte aggiungono anche delle palline di zucchero argentate. Liberate la fantasia :) Alla fine mettete nuovamente la cassata nel frigo per far asciugare la glassa. Un'oretta ancora e sarà perfetta. In bocca al lupo!

lunedì 4 gennaio 2010

Mousse di cioccolato all'arancia



Ecco una ricetta facile per un dessert al cucchiaio. L'aroma dell'arancia si sposa perfettamente con il cioccolato fondente.

Ingredienti:
200 grammi di cioccolato fondente
250 centilitri di panna da montare
2 tuorli d'uovo
2 albumi d'uovo
2 cucchiai di zucchero
1/4 di bicchiere di succo d'arancia
50 grammi di scorzette d'arancia candite

Preparazione:
Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, nel frattempo aggiungete il mezzo bicchiere di panna liquida. Montate la panna rimanente e mettetela in frigo, dopodichè montate gli albumi e mettete anche questi in frigo; montate i due tuorli con lo zucchero. Quando la cioccolata si sarà sciolta togliete dal bagnomaria, aggiungete il succo d'arancia e lasciate raffreddare per qualche minuto; successivamente unite i tuorli montati, gli albumi montati e aggiungete la panna. Amalgamate bene il tutto con movimenti circolari dal basso all'alto, e riempite le coppette. Mettete queste ultime in frigo per un paio di ore. Prima di servirle spargetevi sopra alcune scorzette d'arancia candite.

Involtini di pesce spatola (o sciabola)



Salve a tutti, eccomi con una nuova ricetta tutta siciliana. Mi piace molto il pesce spatola per il gusto delicato, e per la semplicità nella preparazione. E' un pesce di dimensioni spesso poco gestibili in una cucina casalinga, quindi quando lo acquisto me lo faccio sfilettare e tagliare in strisce di 15 cm circa. In questo modo è già pulito, privo di spine, testa e coda, e pronto da cuocere perchè è anche un pesce senza squame.

Ingredienti:

1 chilo di pesce spatola

200 grammi di pangrattato
100 grammi di pecorino grattugiato (io uso il Canestrato)
50 grammi di capperi, sottosale o in salamoia

50 grammi di uvetta
50 grammi di pinoli
1 limone
prezzemolo
olio d'oliva
sale e pepe q.b.


Preparazione:
Preparate in una ciotola il ripieno con il pangrattato, il formaggio grattugiato, i capperi dissalati o sciacquati ed il prezzemolo sminuzzati, l'uvetta e i pinoli, aggiungete il sale e una grattata di pepe. Per ultimo aggiungete dell'olio e un po' d'acqua, in modo che l'impasto sia un po' compatto e non caschi da tutte le parti quando riempirete l'involtino. Prendete una ad una le strisce di pesce, ponete una cucchiaiata abbondante di ripieno su una delle estremità ed arrotolate completamente: fermate quindi l'involtino con uno stuzzicadenti o uno spiedino. Io li avvolgo sulla parte interna, lasciando la pelle all'esterno, ma in realtà è indifferente e potete benissimo avvolgerli al contrario. Mettete tutti gli involtini in una teglia con della carta forno sul fondo, ed irrorate col succo di limone e l'olio d'oliva. Ponete in forno già riscaldato a 170° e fate cuocere per circa 20 minuti, avendo cura di rigirarli a metà cottura. Serviteli caldi aggiungendovi sopra un po' del liquido di cottura.

Nel caso del piatto che ho fotografato, li ho serviti accompagnandoli con un'insalata di finocchi e arance. La trovo buonissima e rinfrescante. Va condita semplicemente con olio d'oliva, pepe nero e sale.

lunedì 24 agosto 2009

Pasta a Taianu



Ciao! Rieccomi dopo mesi di assenza con un piatto particolare che appartiene alla tradizione del mio paese e di casa mia: la pasta a tajanu! In siciliano "tajanu" o "tianu" vuol dire "tegame": infatti anticamente questo piatto veniva fatto cuocere (dopo la scolatura della pasta) in un grande e capiente tegame di coccio, sul fuoco. E' il piatto tipico di Cefalù, che veniva e tuttora viene preparato nel periodo tra la festa del Santo Patrono (Santissimo Salvatore, dal 4 al 6 di Agosto) e Ferragosto. E' anche una ricetta poco conosciuta fuori dal paese, ma a questo sta rimediando da 3 anni un'associazione culturale locale, che ha iniziato ad organizzare una vera sagra (14 e 15 Agosto). La cosa curiosa è che si tratta di un piatto caldo ed a base di carne, e può sembrare strano che si tratti del piatto tipico di un paese di mare, e che venga consumato in piena estate. Basta però pensare che la maggior parte delle feste patronali di Sicilia si svolgono nella stagione estiva (e qui ci sarebbe altro da dire, ma non voglio annoiarvi), e che anticamente era la carne rossa, e non il pesce, ad essere considerata cibo "speciale". Andiamo quindi alla ricetta.

Ingredienti:
500 grammi di penne lisce o "ziti"
1 litro di passata di pomodoro
400 grammi di iudisco, taglio di carne bovina
2 melenzane viola tonde
100 grammi di pecorino grattugiato
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco da cucina
basilico fresco, possibilmente a foglia piccola
sale q.b.

Preparazione:
In un tegame a sponde alte mettete 4-5 cucchiai d'olio, fate riscaldare e ponete la carne intera. Fatela rosolare da tutti i lati. Quando avrà preso un bel colore, versate il vino e fate sfumare. A quel punto versate tutta la passata di pomodoro, aggiungete un po' d'acqua e salate. Lavate il basilico e dividete le foglioline, e mettetene metà nel sugo.
Chiudete col coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa per almeno un'ora: la carne deve essere ben cotta e il sugo deve restringere, quindi potrebbe volerci anche un'ora e mezza.
Nel frattempo sbucciate e tagliate a fette grosse le melenzane, e poi friggetele da entrambi i lati nell'olio d'oliva. Mettetele in un piatto; dopo che si saranno raffreddate, fate colare in un barattolo l'olio in eccesso che vedrete nel piatto. Tagliate a pezzi le fette di melenzana.
Quando il sugo e la carne sono pronti, cuocete la pasta bene al dente, e nel frattempo prendete la carne, e fatela a pezzi grossi in un altro piatto. Da questi pezzi poi dovrete fare degli sfilacci più piccoli con la carne.
Quando avrete scolato la pasta, prendete un grosso tegame alto, mettete sul fondo un po' di sugo e un po' d'olio per non fare attaccare la pasta, e cominciate a fare degli strati in questa sequenza: pasta, sugo, carne, melenzane, formaggio. Continuate fino ad esaurire tutto, e mettete il tegame sulla fiamma bassa e coprite. Lasciate cuocere così per qualche minuto, dopodichè scoperchiate e girate tutto sempre sul fuoco acceso, finchè non sarà ben amalgamato. Mettete nei piatti e guarnite col basilico rimanente.

Variazioni sul tema:
La ricetta originale prevede il pecorino grattugiato, ma nella mia famiglia utilizziamo il grana, per non coprire troppo gli altri sapori. Sempre a questo fine, non vanno aggiunti altri aromi o spezie, solo il basilico. Se alla fine vi rimane della pasta, tanto meglio! E' buonissima anche fredda, anche il giorno dopo.

giovedì 26 marzo 2009

Torta all'arancia



Ciao a tutti, ecco una ricetta semplicissima per una buona torta profumata. In questo caso ho abbinato la salsa al cioccolato che avevo descritto nel post sulla torta alle pere e uvetta, aggiungendovi però una spruzzata di Rhum.

Ingredienti:

150 grammi di zucchero
75 grammi di burro

3 uova intere
300 grammi di farina
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina

1 pizzico di sale
il succo di due arance spremute
un cucchiaino di scorza d'arancia grattugiata

Preparazione:
Fate sciogliere il burro e unitelo in una ciotola allo zucchero, mescolate ed aggiungete le tre uova, la spremuta d'arance e le scorzette grattugiate. Continuate a mescolare ed incorporate lentamente la farina già mescolata con il lievito e il sale, facendola passare attraverso un colino per evitare grumi. Quando l'impasto sarà omogeneo versate in una teglia rotonda che avrete già rivestito con la carta forno o preparato con un velo di burro e di farina, ed infornate per circa 25-30 minuti a 180°. Verso la fine della cottura verificate che all'interno l'impasto si sia davvero asciugato (inizialmente è molto liquido), infilando uno stuzzicadenti di legno nella torta: se ne uscirà asciutto la torta è pronta, se è umido e ha residui di pasta fate continuare la cottura. Una volta sfornata fate raffreddare, toglietela dalla teglia, e cospargetela di zucchero a velo.